17 Sep 2016

Cercando Centumcellae

Le Terme visto delle recinzione

Da Gerard Huissen
Nel 1984, in visita per la prima volta di Civitavecchia non sapevo nulla della città, situata  a 70 km a nord di Roma, ma il nome di 'Cittàvecchia' risultava molto promettente. Purtroppo Civitavecchia, dal punto di vista archeologico, appariva come una città portuale ed industriale poco attraente e non molto interessante per un semplice turista.
Dopo aver lasciato di nuovo Civitavecchia, appena fuori dalla città abbiamo trovato qualcosa che sembrava essere un sito archeologico romano. La mia prima impressione in quel momento mi suggeriva che stavo guardando delle terme romane. Il complesso si ergeva all’aperto in mezzo alla campagna e non c'era alcun segnale che spiegasse di cosa realmente si trattava.
Adesso, 32 anni dopo, ho deciso di visitare di nuovo Civitavecchia. Per 'Porti Romani' la nuova Fondazione ho fatto alcune ricerche sulla città.

Impressione  di artista del porto di Centumcellae

 Il porto, fu costruito dall'imperatore Traiano in conseguenza della mancanza di capacità logistica dei porti di Ostia e Portus. Sembrava essere un porto gemello di Portus, dotato di due moli e un faro posto su un' Isola artificiale tra I moli. Il complesso balneare sopracitato era la più grande evidenza di epoca romana della zona..
Un mio caro amico, professore belga di lingue classiche, mi ha segnalato un altro sito archeologico nelle vicinanze, chiamato Cencelle. Un nome associato a Centumcellae (Civitavecchia in epoca romana) e forse connesso al porto di Traiano. Ho deciso di visitare entrambi I luoghi.
Il mio primo tentative è stato infruttuoso. Avevo chiesto a un mio amico italiano di informarmi sugli orari di apertura del sito. La risposta è stata:"È possibile visitare le terme ogni giorno della settimana". Purtroppo aveva dimenticato di dirmi che gli orari di apertura sono dale 9.30 del mattino alle 13.00. Quindi, alle 13.15 sono arrivato e ho trovato il cancello chiuso. La zona di scavo è stata ora circondata da una recinzione e dotata di un ufficio ad uso biglietteria.
Due giorni dopo ho fatto un altro tentativo. Ad eccezione di un uomo in ufficio non c'era nessuno nel sito.
Per ottenere più informazioni e notizie possibili riguardo i porti di Roma per me era necessario trovare un appassionato, un volontario locale in ogni porto romano, disposto ad aiutarci nella nostra iniziativa.
Quindi ho deciso di giungere dritto al punto e ho chiesto all' uomo que era alla biglietteria se magari conosceva qualcuno che poteva essere interessato a unirsi a noi, soprattutto per Centumcellae. L'uomo, Luca Seidenari, mi ha detto che lui stesso sarebbe stato onorato di svolgere questo ruolo. Con tanta passione ha immediatamente iniziato a raccontarmi di Civitavecchia, ha tirato fuori vecchi libri e mi ha mostrato su una mappa le parti ancora esistenti del vecchio porto di Traiano. Per quanto riguarda l'entusiasmo, egli era il tipo che stavo cercando.

Luca Seidenari racconta qualcosa dell' Apodyterium (=spogliatolo)

Dopo di che, mi ha guidato attraverso le terme, che in parte erano state costruite in epoca repubblicana e quindi esistevano già prima che Traiano costruisse il suo porto. Per quanto riguarda la conoscenza archeologica, Luca è stato molto esauriente.
Dopo il tour ci siamo scambiati gli indirizzi e nomi. Gli ho indicato il nostro sito web e il gruppo di Facebook.
Nel frattempo, un suo amico era entrato nell'ufficio. Questo amico era un archeologo dedito alllo studio di un altro porto romano (Pyrgi) sito in un luogo chiamato Santa Severa, a 20 km da Civitavecchia, sulla strada per Roma.
Ho deciso di non andare a Cencelle il giorno stesso ma sono andato invece al porto di Civitavecchia per vedere I resti del porto romano e fare qualche foto. Ho promesso a Luca di inviare il mio articolo a lui prima della pubblicazione in modo che potesse fare correzioni e mi ha promesso di fare un articolo approfondito sulle terme. Questo è il motive per cui la parte sottostante è solo una bozza della mia ricerca su Centumcellae. Il vero articolo arriverà presto da Luca Seidenari.

LE TERME
I bagni sono conosciuti sia come 'terme di Traiano' che come 'termeTaurine (cioè del toro)'. Il complesso è costituito da due parti; le terme repubblicane e quelle imperiali. Questo dimostra subito che il primo nome, le terme di Traiano, non è esatto. C'erano già Thermae prima dell'età imperiale.
Il complesso balneare è situato su una collina a circa 5 km fuori dal centro della città. La mia prima domanda a Luca è stato il motivo per cui questi bagni non sono stati costruiti più vicino alla città. Mi ha detto che I bagni originali sono stati costruiti nei pressi di una sorgente di acqua termale vicino un villagio romano (AquaeTauri), molto più antica di Centumcellae. Il nome 'Thermae Tauri' deriva da un'antica leggenda ripresa da Rutilio Namaziano, un poeta romano, nel 416 dC. La leggenda narra che "dopo che un toro, una personificazione di un dio (Giove), ebbe gscalciato la terra con lo zoccolo prima di un combattimento, una sorgente di acqua calda e sulfurea sgorgò". Questo tipo di sorgenti termali si trovano ancora nella zona.

Il lato sud delle terme imperiali

Tutto il complesso termale è ben mantenuto. Non si trova molta erbaccia, il prato è tenuto come un campo da golf, nonostante I pochi visitatori giornalieri (una media di 5). Luca mi ha detto che I giardinieri di un parco vicino vengono come volontari per mantenere questo complesso in buone condizioni. Una bella iniziativa che dovrebbe servire da esempio. Tra l'altro, anche Luca stave alle Terme come volontario, in sostituzione di un suo amico che lavora  alla biglietteria, al momento in ferie.

 

 

IL PORTO

Il molo romano  settentrionale (Lazzaretto) con la torre.

Dopo la mia visita presso I terme sono andato al porto. Anche questa visita si è rivelata un problema.
L'intero porto era circondato da mura ed edifici. Come trovare I vecchi resti romani? Dopo aver chiesto più volte ho trovato l'ingresso e ho visto subito la torre sul molo nord. L'unico problema era l'ostacolo di barche e acqua tra me e la torre. I pescatori locali mi hanno detto che dovevo camminare intorno al bacino interno. Così ho fatto.
Dopo 10 minuti di cammino una macchina si è fermata e l'autista mi ha detto di tornare subito indietro perché ero su un terreno militare. Ha detto che dovevo andare al terminal passeggeri. Una volta giunto a quel terminal, ovviamente, non mi hanno permesso di entrare. Sono tornato indietro e ho trovato una piccola porta aperta. Ho camminato con la mia attrezzatura fotografica attraverso la porta e mi sono fermato di colpo dietro le barriere del terminal passeggeri, protette da soldati armati. Per fortuna non mi hanno notato. Ora potevo entrare a  vedere il molo e la torre da vicino.

La darsena romana. Oggi in uso come un porto pescherecci.

Dopo di che ho trovato anche la Darsena, il vecchio porto interno romano per la manutenzione delle navi. Oggi la Darsena è ancora in uso come un porto per I pescherecci. Sul molo c'era un mini bus che appartiene agli 'Amici della Darsena romana'. Un giorno scriverò a loro.

 

CENCELLE
Una settimana dopo sono andato alla ricerca di Cencelle. Un'altra grande avventura. Nessuna indicazione, soltanto una strada di campagna molto sconnessa (a percorrerla si rischia di rompere la macchina). Ma Il nome, riporta subito alla mente il nome di Centumcellae, sembrava cioè essere derivato da quest'ultimo.
Quando il porto di Traiano fu attaccato dal mare da I Saraceni nel IX secolo d.C, Papa Leone IV decise di costruire un insediamento interno come rifugio per la popolazione di Centumcellae su una collina a circa 20 km di distanza dalla costa, che comprendeva una cinta muraria con diverse torri. La nuova città venne chiamata Leopoli.
I nuovi cittadini comunque mantennero il nome della loro città vecchia, Centumcellae, e nei tanti documenti è questo il nome che venne poi utilizzato. In seguito è diventato Centucelle, Cincelle e infine Cencelle.
Una leggenda ci dice che alcuni anni dopo aver lasciato la città portuale gli abitanti originari del porto hanno avuto  nostalgia della vecchia città, e già nel 889 quasi tutti volessero far ritorno alla loro 'CivitasVetulas', come erano iniziare chiamare la città di Traian. Cosi l nome di Civitavecchia era nato.
Più probabilmente il ritorno della popolazione alla città marittima ha avuto luogo intorno all'anno 1000, quando il porto era di nuovo un luogo sicuro . Ma non sappiamo se uno qualsiasi dei cittadini di Leopoli/Cencelle in realtà sia tornado al porto, considerato quel la città collinare continuò ad essere abitata fino al XV° secolo.

All' inizio dell' undicesimo secolo una struttura fortificata fu eretta sulle rovine dei magazzini del porto romano, all'ingresso del molo interno (darsena).
La prima menzione documentata della città rinata (CivitasVetula) risale al 1072. 

Tradotto da Luca Seidenari

Le rovine di Cencelle con le tante torri di avvistamento

 

Vista panoramica da Cencelle 

 

Una delle tante torri di Cencelle.

 

Cencelle

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